Sindrome dell'impostore: come eliminarla dalla tua vita
TI è mai successo di raggiungere un obiettivo importante e di pensare che il risultato sia dovuto al caso?
Ti è mai capitato di non sentirti all’altezza dei traguardi che hai raggiunto? Di conoscere perfettamente un argomento ma di avere paura ad esporti? Se anche tu ti sei trovata almeno una volta in una di queste situazioni è normale e non sei la sola, questo fenomeno si chiama Sindrome dell’Impostore.
In questo articolo vediamo di cosa si tratta, come mai si verifica e come riuscire ad allontanarla dalla nostra vita.
Prima di iniziare con questo articolo, se è la prima volta nel blog di Ragazza Hero, voglio presentarmi sono Gaia e ho creato l’ecosistema di Ragazza Hero con l’obiettivo di aiutare ogni ragazza ad esprimere il proprio potenziale e ad acquisire quelle competenze che possono permettere a una giovane donna di fare la differenza nel mondo del lavoro. Nella community che ho creato condivido contenuti legati al mondo del marketing, della vendita e della crescita personale.
Un fenomeno diffuso
La Sindrome dell’impostore è una convinzione diffusa sopratutto tra le ragazze che attribuiscono i loro risultati al caso o alla fortuna e non alle capacità che hanno sviluppato.
Le persone che non si sentono all’altezza dei risultati ottenuti tendono ad attribuire il merito a fattori esterni e casuali, a un susseguirsi di coincidenze che hanno fatto si che si riversasse proprio su loro quel successo che però sentono di non meritare.
Questa dinamica psicologica prende il nome di Sindrome dell’Impostore proprio perchè porta le persone a sentirsi dei veri imbroglioni, a sentire di star ingannando gli altri riguardo al proprio valore e alle competenze che possiedono.
Quando ci si trova in questa situazione si tende sempre a vedere le cose in modo superficiale senza analizzarle a fondo e spesso si ha un’errata percezione della realtà delle cose e un’idea sbagliata di se stessi, che sono proprio i due fattori principali.
Questo fenomeno venne osservato per la prima volta in un gruppo di donne che nonostante i successi ottenuti non riuscivano a riconoscere il loro talento.
La maggior parte delle volte le persone che dubitano delle loro capacità sono proprio quelle più ambiziose e quelle che ricoprono un ruolo di maggiore responsabilità.
La Sindrome dell’impostore porta ad affrontare le proprio giornate con grade preoccupazione e a vivere in uno stato di continua ansia derivante dallo stress di dover dimostrare sempre che si è all’altezza del ruolo che si ricopre o dei risultati raggiunti. Si manifesta più facilmente nelle persone con una bassa autostima e in quelle che cercano di mantenere il controllo di qualsiasi situazione.
La maggior parte delle volte le persone che dubitano delle loro capacità sono proprio quelle più ambiziose e quelle che ricoprono un ruolo di maggiore responsabilità.
La Sindrome dell’impostore porta ad affrontare le proprio giornate con grade preoccupazione e a vivere in uno stato di continua ansia derivante dallo stress di dover dimostrare sempre che si è all’altezza del ruolo che si ricopre o dei risultati raggiunti. Si manifesta più facilmente nelle persone con una bassa autostima e in quelle che cercano di mantenere il controllo di qualsiasi situazione.
E se anche senti che è un argomento che non ti riguarda sono sicura che almeno una volta ti sei sentita così, non per forza si manifesta in ogni situazione può farsi sentire anche solo in determinati momenti.
Anche a me personalmente è capitato di pensare di non meritare il successo ottenuto, a volte addirittura di pensare che il merito doveva essere attribuito interamente alle persone che mi avevano guidato per arrivare dove volevo, solo dopo ho capito che stavo sbagliando.
Ricordo perfettamente quando sono stata premiata a Cracovia davanti a 20.000 persone sono salita sul palco e il primo pensiero che ho avuto è stato che ero riuscita a costruire qualcosa di incredibile e che mi meritavo di essere li dopo tanti sacrifici e tanti sforzi fatti negli anni precedenti.
Ricordo perfettamente quando sono stata premiata a Cracovia davanti a 20.000 persone sono salita sul palco e il primo pensiero che ho avuto è stato che ero riuscita a costruire qualcosa di incredibile e che mi meritavo di essere li dopo tanti sacrifici e tanti sforzi fatti negli anni precedenti.
Adesso che abbiamo visto che cos’è la Sindrome dell’Impostore voglio condividere con te alcuni passaggi per sentirti pienamente in controllo dei tuoi risultati senza attribuirli a fattori esterni ma solo alle mie capacità.
3 mosse per allontanare la Sindrome dell'impostore
La prima cosa da fare è assumersi la responsabilità delle proprie azioni sia quando ci portano ad ottenere un risultato positivo sia negativo.
Qualsiasi cosa stiamo facendo dobbiamo essere in pieno controllo delle nostre azioni senza delegare la responsabilità ad altre persone, questo ci consente di creare le giuste premesse per evitare di non riconoscere i nostri successi.
Per poter superare questo schema mentale depotenziante che ci porta a non sentirci protagoniste dei nostri risultati il primo passo è la consapevolezza. Consapevolezza che ti trovi in questa situazione, il primo step è riconoscerlo, e consapevolezza del tuo successo e di come sei arrivata a raggiungerlo.
Se non conosci il processo che ti ha portata a quel risultato, se non sei in grado di replicarlo in un’altra situazione è come non averlo mai ottenuto, se invece lo padroneggi quel risultato è tuo. Un mio grande mentore mi ripeteva sempre: “Se non sai come è successo, non è successo.”
Quindi rispondi a questa domanda sapresti spiegare perfettamente come hai ottenuto quel traguardo? Se la risposta è si non hai motivo di non sentirti all’altezza del risultato.
Un’altra cosa importante è eliminare dalla tua mente il pensiero che se hai sbagliato qualche volta allora non arriverai mai da nessuna parte.
Questo pensiero spesso ci porta a rinunciare alle opportunità che ci si presentano, gli errori servono per rafforzare le nostre competenze e per dirci in cosa c’è margine di miglioramento non per paralizzarci e convincerci che non siamo abbastanza.Ognuna di noi ha delle debolezze, chiunque commette errori la differenza sta nell’accettarlo e nell’andare avanti.
Qua la domanda che devi farti è: ho imparato da quegli errori? Se mi trovassi nella stessa situazione sarei in grado di non commetterli di nuovo? Se la risposta è positiva non devi vedere quell’errore come un fallimento ma come un evento che ti ha permesso di migliorarti.
Questo ragionamento non vale solo per gli errori che hai fatto in passato ma anche per quelli che commetterai.
Come ultima cosa devi contestare il tuo dialogo mentale. Se oggi soffri della Sindrome dell’Impostore probabilmente dentro di te c’è una vocina che ogni volta che fai un azione è pronta a ricordarti che on vali niente, che non sei all’altezza e che sei inadeguata.
Il brutto di questa vocina è che non basta, come con una persona, allontanarsi per non sentirla più perchè ci segue ovunque andiamo quindi quello che dobbiamo fare è contestarla. Ogni volta che dice qualcosa dobbiamo smentirla subito affermando a noi stesse il contrario fino a quando capirà che non potrà averla vinta e inizierà a fare il tifo per noi.
Questo sono tre mosse che ci possono permettere di eliminare una volta per tutte della Sindrome dell’impostore nella nostra vita.
Se non conosci ancora il progetto di Ragazza Hero ti consiglio di leggere l’articolo in cui parlo degli 8 pilastri per diventare una Ragazza Hero.
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Ti aspetto e ci vediamo al prossimo articolo!
Un abbraccio
Gaia
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